Maschilismo, femminismo…echad

..il rapporto originario (Gen 2,23) era
הַפַּ֗עַם עֶ֚צֶם מֵֽעֲצָמַ֔י וּבָשָׂ֖ר מִבְּשָׂרִ֑י
appaàm ezem maazamai ubasàr mibbəsarì…carne dalla carne ossa dalle ossa…identificazione spirituale fisicizzata:
וְדָבַ֣ק בְּאִשְׁתּ֔וֹ וְהָי֖וּ לְבָשָׂ֥ר אֶחָֽד (Gen 2,24) vedabaq b_ishtò v_khayù l_basàr echàd, ..si unirà alla sua donna e saranno una sola cosa..
Si unirà vedabaq וְדָבַ֣ק .significa radicarsi.. più forte della semplice unione..בְּאִשְׁתּ֔וֹ..non semplicemente “alla sua donna”..bet è dentro…quindi l’immagine è forte: una radice nella terra..a formare:אֶחָֽד…echad, uno solo albero della vita..una cosa sola..termine usato per l’Essere eterno, il Dio vivente…in questo..non c’è spazio per maschilismo e femminismo…l’albero della vira, via originaria di divinizzazione..

scelto invece l’albero del dualismo, “conoscenza bene/male”, la dinamica relazionale si proietta in un imprescindibile divenire ad “incastro compensativo” (eliminare distinzione maschio/femmina impedisce il progresso in tale crescita, che necessariamente vive degli opposti, portati ad unità dall’amore/carità dello Spirito); ecco perchè la distinzione sorge solo dopo la caduta (Gen 3,16)…”Verso tuo marito sarà il tuo istinto, ed egli ti dominerà”; appare per la prima volta il termine il marito, אִישֵׁךְ֙, ishekh, verso cui opera תְּשׁ֣וּקָתֵ֔ךְ,teshuqatek: il desiderio…che porta al dominio di lui..…

..la relazione non è più carne-ossa-medesima radice..ma desiderio, ossia necessità di colmare lacune, si desidera ciò che non si ha…

si passa da osmosi ontologica a proiezione onirica..da questa relazione di bisogni sorge il dicotomico maschilismo/femminismo, entrambi scaturiscono da un tentativo maldestro, perché istintuale e non veicolato dall’amore, di colmare la mancata persa unità originaria.

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