Hackerare l’essere umano

Il professor Yuval Noah Harari storico saggista israeliano ha parlato di questo tema nell’incontro di DAVOS 2020 (https://www.ynharari.com/yuval-noah-harari-how-to-survive-the-21st-century/, minuto 9 e ss.); egli spiega come l’attuale tecnologia scientifica sia in grado di hackerare l’essere umano, grazie ad una compiuta conoscenza dei processi biologici. Le risposte biologiche hanno ricadute a livello di sentimenti ma anche di pensieri; esse vengono già preventivamente studiate a fronte di stimoli e condizionamenti diversi mirati alla produzione di determinati effetti già noti, preventivabili da parte di coloro che hanno raccolto studi ed informazioni in ordine ai pattern ottenuti dal tracciamento di tutta la rete dei social e dei motori di ricerca, mirati proprio alla creazione di profili psicologici specifici su cui tarare la sperimentazione e conseguente azione. Su tali profili sono studiati gli effetti di stimolazioni ed imput: ricerche effettuate da utenti, raccolta dati e suggerimenti commerciali e relative risposte creano un enorme database da cui attingere per avere modelli preconfezionati, che possano essere poi funzionali all’immissione di particolari stimoli esterni (normalmente informazioni), atti a produrre certi effetti studiati, secondo le modalità ed i contenuti che essi stessi sono in grado di veicolare all’interno di meccanismi biologici sottesi alla vita di un individuo. In realtà il discorso fin qui sembra un po’ semplicistico dal punto di vista dell’analisi; quello che nei fatti emerge non è soltanto un controllo del processo biologico, ma anche soprattutto la capacità di una manipolazione mentale delle masse, attraverso l’immissione di informazioni e dati che interferiscono sicuramente e di certo con i processi biologici, ma che vanno anche oltre. Le  modalità di veicolare le informazioni poi, attraverso il legame delle stesse a processi empatico-emozionali per coinvolgere la risposta immediata del cervello limbico, costituiscono il vero cavallo di Troia del controllo sentimentale/emozionale, capace di elidere ogni processo logico. Più appropriato, quindi, anzi più completo, perché anche questo è il punto di vista la parte dell’élite mondiali, è il progetto di esaminare non tanto l’uomo come macchina biologica, quanto l’uomo quale mente dotata di meccanismi biologici, incipit e termine ultimo di tale intervento manipolativo di hackeraggio. In questo contesto è espressamente dichiarato come i nuovi vaccini utilizzati per il Cov2 siano farmaci a tecnologia mRNA, che – sulla base degli ultimi studi pubblicati recentemente in pre-print -sembrano essere in grado di interferire con lo stesso DNA. In pratica attraverso l’emissione di questi sieri di nuova generazione noi avremmo la possibilità ed il rischio che venga riprogrammato il nostro codice genetico; i fini sbandierati di questo intervento sono sempre il progresso ed il vantaggio per l’umanità, in termini di salute e persino di eticità di comportamenti.La cosa tuttavia desta notevoli preoccupazioni, perché, come nota anche Harari, qualora una tecnologia di tale portata potesse essere utilizzata da soggetti senza etica nè scrupoli (o peggio come accade attualmente da parte dell’élite mondiali asserviti al principe delle tenebre) è facile intuire le conseguenze collaterali molto gravi a danno della stessa umanità e con eventuale vantaggio dei pochi che si sentono predestinati ad assumere un ruolo apicale nel nuovo mondo a venire. Il nuovo processo di riprogrammazione infatti sarebbe in grado anche di ridisegnare un nuovo paradiso o un nuovo inferno (afferma Harari) al punto da indirizzare diversamente ogni processo teleologico dell’esistenza; e tutto questo controllato e coniugato con l’avvento delle nuove IA. Come superare questo empasse?Attraverso la trasfigurazione della propria umanità in Dio; quello che san Paolo chiama l’uomo spirituale. Tutto questo meccanismo si attiva e funziona infatti soltanto nella misura in cui l’uomo smetta di vivere la propria dimensione spirituale, secondo il processo di divinizzazione che San Paolo ci indica nella Scrittura: quello dell’uomo psichico. L’uomo spirituale infatti pur rimanendo comunque condizionato ai processi biologici e alla materia è capace di trascendere per accedere alla libertà vera, quella non dualistica dello spirito.

ὁ δὲ πνευματικὸς ἀνακρίνει ⸀τὰ πάντα, αὐτὸς δὲ ὑπ’ οὐδενὸς ἀνακρίνεται.1Cor2,15 L’uomo spirituale invece giudica ogni cosa, senza poter essere giudicato da nessuno.

Questa capacità di giudizio appartiene soltanto a chi è libero da condanne.

Οὐδὲν ἄρα νῦν κατάκριμα τοῖς ἐν Χριστῷ ⸀Ἰησοῦ·Rm8,1 Non c`è dunque più nessuna condanna per quelli che sono in Cristo Gesù.

La schiavitù da manipolazione sarebbe effettivamente e secondo Dio, unico padrone della storia, una sorta di condanna per l’uomo; essere liberi davvero mette al riparo anche da questo tipo di costrizioni. Le condizioni per realizzare tale liberazione sono il vero mezzo per restare al riparo all’ombra dell’Altissimo e passare indenni in un mondo di cadaveri, secondo l’immagine che ricaviamo sempre dal Salmo 91. Maggiore è il processo di abbrutimento dell’uomo, più facile la manipolazione mentale e fisica; la sua trasformazione in bestia/androide è fattore essenziale al passaggio verso il transumanesimo. Per questo si insiste tanto sullo sdoganamento del sesso libero e commercializzato e della amoralità dell’atto sessuale; schiavizzare l’uomo col sesso è il miglior modo per frenare il volo dello spirito ed ancorarlo ad istinti biologici neppure necessari, benchè ritenuti tali, ma senza dubbio schiavizzanti.

Considerate la vostra semenza:fatti non foste a viver come bruti,ma per seguir virtute e canoscenza (Inf Canto XXVI).

La proiezione dell’uomo verso la vita di grazia trasformante e trasfigurante è l’unica che è in grado di dominare i flutti delle acque, bere veleni senza riceverne danno e comandare agli spiriti immondi. Fissare la propria gioia nei nomi scritti nei Cieli; perchè chiunque ha questa speranza, purifica se stesso, per vedere Lui, come Egli è.

Questo è l’antidoto vero alla transizione globalista di Davos. Non ce n’è altri; Dio poi darà soluzioni e discernimento pratico nelle singole circostanze della vita, per superare ogni dialettica ed ostacolo…non senza fatica, mai senza sforzo, ma con certezza assoluta di vittoria.

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